Klima:Mobil – In viaggio per una maggiore giustizia climatica

Mostra itinerante sulla giustizia climatica fa tappa a Bressanone

Nell’ambito della nuova campagna „Isch’s gleich? È uguale?“, l’OEW-Organizzazione per Un mondo solidale farà tappa a Bressanone: dall’8 al 16 luglio 2025, la mostra itinerante Klima:Mobil sarà presente in Piazza Palazzo Vescovile. Allestita su un rimorchio per bicicletta, la mostra invita i passanti a confrontarsi in modo chiaro e interattivo con la dimensione sociale della crisi climatica. L’esposizione è bilingue, gratuita e sempre accessibile. Una visita che merita davvero!

Che il cambiamento climatico non risparmi ormai nemmeno l’Alto Adige è un fatto tangibile: nelle città come Bolzano e Bressanone, la temperatura media estiva è aumentata negli ultimi decenni di circa +3 °C. Le ondate di calore e le notti tropicali si fanno sempre più frequenti – con effetti visibili sulla salute. A farne maggiormente le spese sono le persone più vulnerabili: anziani, persone con malattie croniche o chi non ha accesso a luoghi freschi e protetti.

Questi esempi mostrano chiaramente come la crisi climatica aggravi le disuguaglianze sociali esistenti – in Alto Adige così come nel resto del mondo. Quello che si osserva localmente, si manifesta su scala globale in forme ancora più drammatiche.

“Molti parlano del cambiamento climatico – ma quasi nessuno delle disuguaglianze sociali che esso comporta.” Adrian Luncke, responsabile dell’ambito Diversità e convivenza dell’OEW, sottolinea: “Con questa campagna vogliamo porre proprio questa scomoda domanda: chi contribuisce in che misura alla crisi – e chi paga infine il prezzo?”

Infatti, mentre alcune nazioni industrializzate sono responsabili della maggior parte delle emissioni globali, sono spesso i Paesi del Sud globale a subire le conseguenze più gravi – come perdite dei raccolti, scarsità d’acqua o eventi meteorologici estremi. E questo nonostante il loro contributo alla crisi sia relativamente minimo.

Cuore della campagna è il Klima:Mobil: una mostra itinerante bilingue allestita su un rimorchio per bicicletta, che farà tappa nelle piazze di città e paesi. Sul posto, i*le passanti sono invitati a confrontarsi in modo chiaro e interattivo con le cause e gli effetti della crisi climatica – sia su scala globale sia in relazione alle sfide concrete che affrontiamo in Alto Adige. Allo stesso tempo, la mostra stimola una riflessione sui possibili percorsi di soluzione e invita a scoprire i propri spazi d’azione.

I contenuti sono stati curati e approfonditi insieme a Nina Brunner, tirocinante dell’OEW e studentessa in Scienze della Comunicazione e della Cultura. Racconta: “Durante la ricerca è stato particolarmente impressionante quanto chiaramente le disuguaglianze emergano anche dai dati statistici. Prendiamo ad esempio le emissioni di CO₂: in Italia si superano le 5 tonnellate pro capite all’anno, in Etiopia si arriva appena a 0,1 tonnellate – eppure l’Etiopia è molto più colpita dai periodi di siccità.”

La mostra è accompagnata da un programma collaterale: in alcuni Comuni selezionati l’OEW organizza conferenze gratuite, in cui vengono approfondite le questioni chiave legate alla giustizia climatica. Si parlerà non solo delle dinamiche globali, ma anche delle possibilità concrete di agire a livello locale – nei settori della mobilità, dell’alimentazione o del consumo energetico.

“Tante persone percepiscono che qualcosa deve cambiare, ma la giustizia climatica rimane spesso un concetto difficile da afferrare”, spiega Monika Thaler, responsabile della Cooperazione internazionale dell’OEW. “La nostra campagna rende visibile cosa c’è davvero dietro: realtà di vita concrete, distribuzioni inique, ma anche tante possibilità per diventare parte attiva del cambiamento.”

Date del tour e ulteriori informazioni:
Le tappe esatte, le date e i temi della mostra, così come le informazioni sulle iniziative collaterali, sono disponibili su: www.oew.org/it/klimagerechtigkeit
L’iniziativa è realizzata con il finanziamento della Provincia autonoma di Bolzano, Ufficio Volontariato e Solidarietà.

 

Foto d.s.v.d.: Annalena Egger; Monika Thaler, Florian Dariz, Verena Dariz, Peter Natter, Adrian Luncke